ANSA Notiziario Generale in Italiano
June 22, 2004
CINEMA: ARMENIA NUOVA LOCATION PER ROBERT GUEDIGUIAN /ANSA ;
IL REGISTA SI RACCONTA AL NAPOLI FILM FESTIVAL
NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 22 GIU – Nei futuri programmi del regista
francese Robert Guediguian c’ e’ un viaggio in Armenia, dove
girera’ un film: lo ha detto lo stesso Guediguian che oggi e
stato protagonista della terza giornata del Napolifilmfestival.
Nell’ambito della sezione “Parole di cinema”, ciclo di
proiezioni e incontri dedicati ai protagonisti della
cinematografia internazionale, stamani e’ stata proposta la
visione del film di Guediguian, “Marius et Jeannette”. “La
decisione di lavorare con lo stesso gruppo di attori, ormai
amici – spiega il regista – non e’ stata una scelta. Anche
l’ambientazione geografica, la citta’ che fa da sfondo alle mie
storie, Marsiglia, mi accompagna da sempre, e’ come se fosse un
teatro, un teatro di lusso, che con il suo divenire e i suoi
cambiamenti, modifica e accompagna le tante storie e il loro
camminar con i tempi”.
Guediguian, ha sottolineato l’ importanza della storia, non
dell’ interprete. “Quando scrivo una storia per un film e la
sua sceneggiatura – continua il regista – penso al personaggio e
non all’attore che lo interpretera’, questa decisione e
l’ultimo step da affrontare. Gli attori non partecipano alla
stesura, loro vi partecipano solo in conclusione essendo
comunque un gruppo, che ormai dirigo da 20 anni, e con i quali
raccontiamo la storia della Francia”.
Guediguian ha poi posto l’ accento sull’ indipendenza dei
suoi film. “Sono un regista indipendente – aggiunge – nel senso
che produco i miei film. L’indipendenza ci viene dettata dal
fatto che siamo del tutto autonomi sulle varie decisioni che
gravitano attorno agli aspetti collaterali del cinema. L’essere
produttore, inoltre, penso faccia parte di quest’arte
cinematografica. Anche Fellini aveva la sua casa di produzione,
che pero’ ando’ male”. A chi gli domanda le differenze tra il
cinema europeo ed americano, secondo Guediguian “l’unica cosa
da dire e’ che ogni paese dovrebbe proteggere i propri film, e
l’America che noi intendiamo – aggiunge – alla fine e’ solo
Hollywood. Pasolini avrebbe detto che si tratta di disastro
antropologico”.
Tra gli appuntamenti pomeridiani del Napolifimfestival,
quello con la sezione “Svezia: Non solo Bergman”, con la
proiezione di Narvarande di Jan Troell. (ANSA).