Il Manifesto, Italia
04 Settembre 2008
IL PRESIDENTE TURCO ROMPE IL TABÙ
Gul in Armenia per la partita
Ha scelto una partita di calcio per compiere un gesto clamoroso, che
non mancherà di rinfocolare la polemica con i nazionalisti. Il
presidente turco, Abdullah Gul, assisterà sabato prossimo a Yerevan,
in Armenia, all’incontro tra la nazionale locale e quella turca, per
la qualificazione ai prossimi campionati mondiali. I due stati non
hanno relazioni diplomatiche e la loro frontiera comune resta chiusa
da quando, nel 1991, l’Armenia è diventata indipendente. La Turchia
rifiuta di considerare «genocidio» il massacro di circa 1,5 milioni di
armeni sotto l’impero ottomano, tra il 1915 e il 1917. Da decenni le
autorità armene si battono in sede internazionale, affinché il governo
di Ankara riconosca il genocidio. Ad oggi oltre 12 Paesi, diverse
organizzazioni internazionali nonché gran parte degli storici
occidentali hanno riconosciuto l’esistenza dello sterminio di
massa. Le autorità turche, sinora, si sono limitate a confermare
l’uccisione di molti civili armeni, negando tuttavia che si sia
trattato di genocidio sistematico e premeditato. Gul, esponente del
partito islamista moderato Akp, è già stato aspramente criticato in
patria semplicemente per aver preso in considerazione l’idea di un
viaggio in Armenia. Secondo quanto annunciato dal sito internet della
presidenza della repubblica, Gul assisterà al match assieme al suo
omologo armeno Serge Sarkisian. Gul ha espresso la speranza che il
viaggio offra ai due paesi l’opportunità d’intendersi meglio e creare
un nuovo clima d’amicizia nella regione.