Lettura Ispirata Ai Testi "La Cucina D’Armenia"di Sonya Orfalian E "

LETTURA ISPIRATA AI TESTI "LA CUCINA D’ARMENIA"DI SONYA ORFALIAN E "IL CERCHIO ROSSO" DI PAOLA PONTI

TEATRO SALA UNO
12 , 13 e 14 aprile 2010 alle ore 21.00

UNA CENA ARMENA

Mise en espace Danilo Nigrelli Aiuto regia Silvia Scotto Una serata
di presentazione dello spettacolo omonimo che andra in scena nella
prossima stagione. La lettura non sara la riproduzione del testo
teatrale vero e proprio, ma una mise en espace che presenta la lunga
e impervia ricerca storica sul genocidio armeno. I personaggi invece
sono gia presenti e loro sara il compito di introdurre, spiegare,
vivere, le molteplici testimonianze dei sopravvissuti, intersecandole
con la loro vita personale.

Attualmente esiste una Repubblica di Armenia nata nel 1991, ad est
della Turchia e a Sud della Georgia. La maggior parte della popolazione
armena, è andata però disperdendosi ai quattro lati del mondo, dando
vita alla grande diaspora del popolo armeno, dovuta alle continue
vessazioni dei governi turchi succedutisi nei decenni e culminate
nel genocidio perpetrato dal governo dei Giovani Turchi nel 1915 e
ancora oggi da essi negato.

Nella diaspora la tradizione si è paradossalmente conservata con
maggior forza: era necessario, per poter sopravvivere malgrado tutto,
conservare e tramandare il ricordo, rievocare i sapori e gli odori
della casa dell’infanzia, ripetere i gesti antichi delle nonne per
mantenerli in vita.

Gayane, una donna armena e Nina, una ragazzina italiana, incrociano
le loro strade in una notte al calore dell’"ojakh", il focolare,
mentre fuori impazza una tormenta di neve. Gayane ha cinquant’anni e
una memoria antica, sopravvissuta al tentativo sanguinario del popolo
turco di annientarla. Nina è appena uscita dal liceo, è fresca,
sbarazzina, a tratti comica, ma con una sottile sensibilita e un
irrefrenabile bisogno di sapere.

From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress

Emil Lazarian

“I should like to see any power of the world destroy this race, this small tribe of unimportant people, whose wars have all been fought and lost, whose structures have crumbled, literature is unread, music is unheard, and prayers are no more answered. Go ahead, destroy Armenia . See if you can do it. Send them into the desert without bread or water. Burn their homes and churches. Then see if they will not laugh, sing and pray again. For when two of them meet anywhere in the world, see if they will not create a New Armenia.” - WS