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L’ omaggio all’Armenia dell’ Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento

L’
omaggio all’Armenia 

 dell’ Accademia di Studi
Mediterranei di Agrigento

Il
15 dicembre, tra le nuove stele collocate nel Giardino dei Giusti,
una sarà per Giacomo Gorrini: il diplomatico che testimone
degli eccidi armeni, li denunciò al mondo.

E,
il 16 dicembre, il “ Premio Internazionale Empedocle " per la sezione
“Medicina – Coscienza Universale ” andrà
al

console onorario dell’Italia in Armenia, il medico Antonio Montalto

Ci
saranno due momenti importanti di fatto dedicati all’ Armenia, fra le
imminenti iniziative promosse e organizzate dall’Accademia di Studi
Mediterranei di Agrigento, il noto Istituto di Alta Cultura, fondato
e animato da
Assuntina Gallo Afflitto, presieduto dal vescovo Enrico
dal Covolo
, già rettore della Pontificia Università Lateranense.

Il
15 dicembre, nella Valle dei Templi, la cerimonia per la collocazione
delle nuove stele nel Giardino dei Giusti, preceduta da una tavola
rotonda che ne presenterà i profili scelti in questa edizione- vedrà
onorata – insieme a quella di Giovanni Battista Montini eletto
papa con il nome di Paolo VI; di don Vincenzo Morinello; di Calogero
Marrone
e di Beppe Montana – la figura di Giacomo Gorrini.

L’esempio
del celebre diplomatico e storico, testimone oculare dei massacri
armeni, da lui denunciati al mondo,
sarà illustrato

a Casa San Filippo prima della cerimonia da Pietro Kuciukian, console
onorario della Repubblica d’Armenia in Italia.L’ incontro –
presieduto da monsignor Dal Covolo – sarà aperto dai saluti del
sindaco di Agrigento Franco Micciché, dell’arcivescovo metropolita
Alessandro Damiano, del prefetto della città Filippo Romano. Nel
“Giardino dei Giusti” sarà posta anche una stele collettiva
dedicata a tutti i Martiri del XX e del XXI secolo, nonché ai Giusti
delle Forze Armate, della Polizia, dei Corpi Civili, e spiegare il
significato di questo tributo collettivo sarà il teologo Carmelo
Mezzasalma
, presidente del Comitato Scientifico dell’ Accademia.

Il
giorno dopo, fra i vincitori del prestigioso “Premio Internazionale
Empedocle” che sarà assegnato nella Sala Zeus del Museo
Archeologico, da segnalare il riconoscimento per la sezione
“Medicina-Coscienza Universale” al medico palermitano Antonio
Montalto, console onorario dell’Italia in Armenia da tempo dedito a
progetti umanitari e di cooperazione internazionale nelle aree
colpite da catastrofi e non solo nel Paese caucasico.
Con lui ci saranno altri tre premiati. Per la sezione “Mare
Nostrum”- “Lago di Pace”, il cardinale Gualtiero Bassetti già
presidente della Conferenza Episcopale Italiana, porporato impegnato
sul fronte dei flussi dei migranti nel Mediterraneo. Per la sezione
“diritti umani universali”, l’ambasciatrice del Regno del
Marocco presso la Santa Sede, Rajae
Naji
, giurista apprezzata nel mondo arabo
.
Per la sezione “Giustizia, Legalità, Pedagogia Interculturale e
interreligiosa”), la pedagogista dell’Università Cattolica,
Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso
la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Milena Santerini. Tutti i
premiati terranno una lectio
magistralis
.

I
lavori saranno introdotti alle ore 16 da monsignor Dal Covolo al
quale seguiranno interventi del sindaco di Agrigento Francesco
Micciché;
dell’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano; della
presidente onorario Assunta Gallo Afflitto; del presidente del
Comitato Scientifico don Carmelo Mezzasalma; del socio onorario
dell’Accademia nonché sindaco di Palermo Roberto Lagalla; del
presidente del Consorzio Universitario di Agrigento Antonino
Mangiacavallo
; della dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale
Maria Buffa; di Roberto Sciarratta e Giuseppe Parello,
rispettivamente direttore e commissario straordinario del Parco
Archeologico Valle dei Templi. Alla fine della XXIX edizione del
Premio si terrà il recital “Empedocle” tratto dal poemetto di Madre Mirella Muià: con la partecipazione straordinaria del noto attore Gaetano Aronica
che darà la sua voce al grande filosofo, accompagnato al pianoforte
dal Maestro Marco Palmisano che ha trascritto in musica l’intero
testo.

Raffi Khondkarian: